“Scatto foto come quelle dell’800 con una macchina progettata in 3d”

Bologna, 23 giugno 2025 – Tra le persone del Cinema Ritrovato, che spesso, visto il look retrò, sembrano uscite da un film restaurato, c’è in questi giorni anche Alessandro Genovese che ha costruito da sé una macchina fotografica come quelle di fine Ottocento. E la cosa interessante è che l’ha progettata in 3d. Lo trovate fino a martedì 24 giugno sera in piazzetta Pasolini, proprio di fianco a una star protagonista del festival da anni, il proiettore a lampada a carbone. Alessandro Genovese, 35 anni, foto-giornalista ma anche artista, è arrivato da Napoli mesi fa a Bologna e si è fermato perché se n’è innamorato. Ma il suo spirito è itinerante, caratteristica propria di molti fotografi di un tempo.

“Pix in a box è il nome della mia attività – racconta- e l’ho scelto perché faccio foto con queste camere artigianali in legno ispirate ai modelli di fine Ottocento, primi del Novecento, nate come alternativa rapida ed economica alla fotografia di studio molto costosa”. In pratica questa macchina con camera oscura integrata, permetteva di fare foto per strada e in ogni momento in circa 15 minuti. E’ stata in auge fino agli anni Sessanta, soppiantata da fotocamere più rapide. “Queste camere le progetto in 3D al computer e poi le taglio al laser per poter avere forme particolari - spiega- si tratta di un’evoluzione dei modelli dell’epoca, con una tecnica di base simile e degli elementi moderni all’interno, una vera e propria rivisitazione. All’interno c’è una camera oscura con le vaschette di sviluppo e fissaggio”. Una delle richieste particolari di questa fotografia è quella di stare immobili per qualche secondo e poi di attendere i vari passaggi di sviluppo. Quindi dimenticate per un attimo la frenesia del mondo contemporaneo, sedetevi e godetevi il momento. Il resto è magia.
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